Arte

Beneath the Surface, mostra collettiva curata da Isabella Icoz, Senior Director di Lehmann Maupin

Beneath the Surface, una mostra collettiva curata dalla direttrice senior di Lehmann Maupin, Isabella Icoz, riunisce il lavoro di Heidi Bucher, Alex Gardner, Lubaina Himid, Shirazeh Houshiary, Araba Opoku e Calida Rawles, sei artisti che utilizzano l’acqua come mezzo, metafora, e metodo artistico.

Per molti degli artisti di Beneath the Surface, l’acqua è un veicolo per l’atto del fare, e le proprietà naturali e il movimento dell’acqua definiscono i loro processi e prendono forma sulla tela. Per altri, la presenza dell’acqua crea opportunità metaforiche o letterali per l’esplorazione di storie culturali e personali, e rendere lo spazio acquatico diventa un mezzo per costruire o decostruire varie identità. In tutta la mostra, la vernice è diluita, le tele allagate e i pennelli inzuppati; le immagini vengono riflesse, i corpi sommersi e i fiumi forgiati. Nel suo insieme, la mostra chiede allo spettatore di considerare l’acqua al di là del quotidiano, posizionandola invece come una lente attraverso la quale considerare queste opere. Gli artisti di Beneath the Surface richiamano l’attenzione sull’acqua come forza vitale, risorsa, spazio abitabile e materiale funzionale.

Le opere distintive di Alex Gardner, Lubaina Himid e Calida Rawles raffigurano immagini dell’acqua per esplorare la costruzione dell’identità e la sua intersezione con la storia. Nelle sue opere pastello più recenti, Rawles continua la sua indagine sull’acqua sia come materiale fisico poliedrico che come spazio storicamente carico per i corpi neri. Cerca di rivisitare il trauma culturale e storico che circonda l’acqua e l’esperienza nera, rivendicandola come spazio per la guarigione e la scoperta. Qui, Rawles ritrae corpi femminili parzialmente immersi in paesaggi acquatici squisitamente resi, consentendo panorami di bolle, increspature, luce rifratta e distese di blu e verde per distorcere le sue figure e collegare i suoi soggetti tra loro. Il pittore Alex Gardner rende figure anonime in tavolozze di colori audaci, utilizzando tratti netti su sfondi morbidi per esplorare i punti in comune interculturali. Le sue figure sono prive di volti, età e generi, portando gli spettatori a proiettare inevitabilmente le proprie esperienze sulle narrazioni veicolate dal linguaggio del corpo in ogni opera e partecipare alla costruzione attiva del soggetto o protagonista. Nelle opere in mostra, i soggetti di Gardner maneggiano e versano da una brocca di ceramica. Il flusso d’acqua risplende di un’iridescenza riflettente mentre scende dalla mano della figura, a simboleggiare sia la connessione interpersonale che la fluidità del sé. Nella serie Mappe veneziane di Lubaina Himid, l’artista rende omaggio alla città di Venezia, legata all’acqua. Himid immagina i canali della città come depositari dei suoi segreti; le loro acque torbide nascondono oggetti perduti o dimenticati e testimoniano innumerevoli narrazioni storiche, così come l’inquinamento e l’erosione causati dai cambiamenti climatici e dal traffico di barche. In Venetian Maps (Kings) (1997), Himid ripercorre e riafferma il lignaggio della leadership africana nella città, posizionando le loro immagini su carte da gioco e localizzandole su una mappa di un canale.

Heidi Bucher, Shirazeh Houshiary e Araba Opoku impiegano l’acqua come parte integrante del loro mezzo o processo di creazione, rendendo immagini dell’acqua e catturandone gli effetti. Nella sua serie degli anni ’80 Wasserzeichnung / Disegni ad acqua, Bucher utilizza pennellate gestuali ad acquerello e gouache per creare “nature morte d’acqua”. Scava nella forma e nel colore dell’acqua stessa: in una varietà di sfumature blu, un pennello imbevuto viene tirato con movimenti ad arco o a forma di S in un unico tratto su ogni composizione, consentendo al pigmento di fluire naturalmente e assorbire la carta superficie. I segni risultanti suggeriscono dolci increspature e trasmettono le proprietà trasformative dell’acqua. La pratica pittorica di Houshiary utilizza l’acqua in modo simile. Diluisce pesantemente i suoi pigmenti e permette loro di fluire attraverso le sue tele mentre ne manipola i movimenti, scuotendo o inclinando la superficie per far oscillare il fluido in un modo o nell’altro. Le immagini risultanti esprimono il movimento organico dell’acqua e svelano fessure o pieghe come spazi che abitano i nostri sogni, immaginazioni e percezioni. In Styx (2018) e The River is Within Us (2015), Houshiary si avvicina all’intangibile e all’evanescente, articolando una realtà metafisica che si trova oltre la mera forma e superficie. L’acqua è sia mezzo che soggetto: le opere riconoscono l’elemento cruciale per l’esistenza del nostro pianeta e contemporaneamente illuminano la capacità dell’acqua di offuscare stati opposti dell’essere, fondendo trasparenza e opacità, superficie e profondità, presenza e assenza, significante e significato. Nella pratica di Araba Opoku, l’artista utilizza l’acqua come mezzo per creare immagini che considerano l’acqua come una risorsa sociopolitica e ne imitano gli effetti fisici. I suoi lavaggi acrilici diluiti e le gocce naturali di vernice conferiscono ai suoi dipinti una qualità riflettente e increspata, che l’artista contrasta attraverso strati di linee a griglia. Basato ad Accra, dove l’accesso all’acqua è spesso inibito, il lavoro di Opoku nasce da un’esperienza altamente personale. I suoi dipinti sottolineano la tensione tra la natura liberamente disinibita dell’acqua e la regolazione dell’approvvigionamento idrico da parte dell’umanità, stabilendo l’elemento come fonte sia di vita che di sofferenza.

Insieme, gli artisti di Beneath the Surface cercano di individuare nuove e complesse definizioni di acqua, piene di contraddizioni materiali e concettuali. Usano l’acqua per immaginare, imitare e interrogare se stessa, contestualizzandola come un deposito di storia, una fonte di vita cruciale afflitta da un accesso iniquo e un materiale vitale per la produzione creativa. La mostra insegue soprattutto il potenziale utopico offerto dall’acqua; Sotto la superficie indica un mondo in cui tutte le storie vengono confrontate, le identità abbracciate e le risorse condivise.

Beneath the Surface

Heidi Bucher, Alex Gardner, Lubaina Himid, Shirazeh Houshiary, Araba Opoku, and Calida Rawles

London

January 18 – March 4, 2023