Interviste

Fabrizio Zampetti – una maestosa première per il documentario firmato da Davide Amante davanti a una platea di VIP

Con un tempismo sorprendente, Fabrizio Zampetti, titolare di una delle maggiori agenzie immobiliari di Milano, ha presentato un documentario dal titolo ‘Nulla accade per caso’. Per ora il documentario è stato presentato soltanto a un pubblico selezionato in via riservata ma nei prossimi mesi sarà disponibile per tutti.
Siamo a Milano, la principale città per l’economia italiana e la città che muove il maggior mercato immobiliare urbano in Italia, dunque si può affermare, come nel titolo, che il documentario non esce per caso.

Fabrizio Zampetti sul palco durante la première del documentario dedicato alla sua vita ‘Nulla Accade per Caso’


‘Nulla accade per caso’ è un documentario fatto molto bene, di livello cinematografico, che racconta la storia, fin nei dettagli, di Fabrizio Zampetti. La costruzione del documentario è stata affidata a Davide Amante, scrittore milanese noto nel mondo per i suoi romanzi, con una mossa che si potrebbe definire molto furba da parte di Zampetti, che ha così ottenuto un film ricco di spessore e di spunti personali e di vita.

Fatine Amante e Fabrizio Zampetti sul red carpet per la première del documentario dedicato a Fabrizio Zampetti, firmato da Davide Amante

In attesa che venga mostrato al pubblico, si può già anticipare che il documentario è realizzato con elevate qualità tecniche, due se non addirittura tre angolazioni durante le interviste, un uso molto attento delle luci, una regia capace di mantenere un ritmo veloce e a raccontare con originalità la storia. Ci hanno colpiti alcune accortezze come gli sfuocati voluti delle telecamere che sembrano ‘spiare’ di nascosto attraverso una porta il protagonista, alcune scene di vita privata del protagonista e le inquadrature formali e equilibrate delle interviste, sempre in ambienti molto eleganti. Il documentario ha la particolarità di dare subito l’impressione di non essere il solito prodotto televisivo preconfezionato ma al contrario ci si sente immediatamente catturati e ‘avvolti’ dalla storia, in tutta la sua verità.

Una folta platea di VIP alla première del documentario su Fabrizio Zampetti, firmato da Davide Amante

Forse il merito di questa sensazione di autenticità va attribuito alla scelta del regista di raccontare la storia di Zampetti per capitoli, che si concentrano su temi specifici come l’infanzia, i valori, la svolta, il successo, ecc. Forse ancora il merito va attribuito al protagonista stesso che riesce a raccontare la propria vita apertamente e con dovizia di dettagli. Ma certamente il risultato è quello di una ‘operazione verità’ ben riuscita e originale. Insomma non si ha mai l’impressione del solito documentario prodotto in serie e ci si diverte per tutta la durata di 50 minuti.

FabrizioZampetti e Francesca Calissoni Bulgari sul red carpet per la première del documentario dedicato a Fabrizio Zampetti, firmato da Davide Amante


Come ha recentemente osservato il Sole24Ore il “il tessuto economico e finanziario italiano sta attualmente attraversando una fase di mutamento senza precedenti, che ha impatti significativi sia sul mercato immobiliare che su quello creditizio.” Fabrizio Zampetti è al centro di questo grande cambiamento capitanato da Milano, da sempre città fra le prime nel mercato immobiliare italiano. La sua agenzia si definisce ‘Non Agenzia’ proprio per mettere in evidenza la qualità e particolarità dei servizi: “Ci fregiamo di essere la prima NON agenzia italiana, perché non trattiamo solo la ricerca, l’acquisto e la vendita di immobili di valore, ma anche altri aspetti fondamentali, aggiungendo servizi inediti volti a curare ogni singola fase della compravendita, dal punto di vista legale, burocratico e dell’intermediazione. Da sempre miriamo al più alto livello qualitativo raggiungibile: in una parola, tendiamo all’eccellenza.” Fabrizio Zampetti, un’icona nel mondo immobiliare, incarna l’eccellenza e l’innovazione in ogni aspetto della sua vita e della sua carriera.
Il noto fondatore e titolare della Zampetti Immobili di Pregio, la prima “non agenzia”, ha ridefinito gli standard del settore grazie alla sua filosofia rivoluzionaria e offrendo servizi esclusivi e personalizzati che vanno ben oltre le aspettative dei suoi clienti. Ogni transazione immobiliare diventa un’esperienza unica, orchestrata con maestria e cura impeccabile, grazie alla sua dedizione senza pari e alla sua visione innovativa.

Matteo Delise e Anastasia Kazantseva sul red carpet per la première del documentario dedicato a Fabrizio Zampetti, firmato da Davide Amante

Abbiamo incontrato lo scrittore Davide Amante per saperne di più.

Qual è stata la tua fonte di ispirazione per raccontare la storia di Fabrizio Zampetti? Come mai uno scrittore decide di produrre un documentario sulla vita di un professionista dell’immobiliare?

Milano è una città stimolante, costantemente in movimento. Da un punto di vista economico la città, in questo periodo è in una fase di mutamento senza precedenti. A volte non ce ne rendiamo conto ma Milano è una delle principali metropoli europee, inoltre concentra su di sé gran parte dell’economia nazionale, pertanto quando questa città si muove, genera fenomeni interessanti.
Conosco Fabrizio Zampetti e l’ho sempre apprezzato per la sua professionalità indiscussa ma anche per le sue doti umane e l’insieme di valori che porta avanti con grande convinzione. Se si vuole raccontare che cosa sta accadendo a Milano nel mercato immobiliare, direi che la persona migliore a cui rivolgersi è proprio Fabrizio. Ne abbiamo parlato ed è nata l’idea di farne un documentario, per far conoscere a tutti la sua storia. Lo ringrazio per avermi dato l’opportunità di raccontare questa storia, che ritengo interessante per tutti.

Quali sfide hai affrontato durante la produzione del docufilm?

Guardare oltre la superficialità. Fabrizio è una persona che ha avuto una storia personale difficile, ho capito subito che dietro al successo e allo stile di vita brillante c’era qualcosa di ben più complesso, e spesso in questi casi non è facile conquistarsi la fiducia al punto che una persona ti racconti la sue vulnerabilità e fragilità. Ma se ci riesci, allora si rivela il lato autentico della vita. Non mi interessa tanto il successo quanto piuttosto il percorso di una persona verso il successo. La capacità che ha una persona di combattere e, nel proprio modo, di costruirsi dei valori e aprirsi da sola una strada. E’ tutto nel percorso. Fabrizio ha capito che a me poteva raccontarlo.
Da un punto di vista tecnico, dopo che ne ho scritto la sceneggiatura, abbiamo girato il documentario in una settimana senza grandi difficoltà.

Quali messaggi o temi importanti volevi trasmettere attraverso questa storia?

Volevo raccontare il percorso di un uomo e mostrare quanto sia importante credere in se stessi e avere fiducia nella vita. Se sorridi alla vita, la vita ti sorride. Non è stato difficile farlo perché questo è esattamente il pensiero di Fabrizio.

Raffaella Rosati, Luca Paola e FabrizioZampetti al cocktail dopo la première del documentario dedicato a Fabrizio Zampetti, firmato da Davide Amante

Cosa sperate che gli spettatori traggano da questa storia?

Dipende dallo spettatore. C’è chi vedrà la storia di una carriera, che è comunque interessante considerando che il protagonista si è costruito da solo, ma c’è anche chi si porterà a casa dei valori come quello di credere sempre nel futuro in qualsiasi condizione ci si trovi e di combattere per renderlo migliore.

Hai scelto una colonna sonora specifica per il docufilm? Se sì, come l’hai selezionata?

La colonna sonora l’ha composta appositamente per il documentario il bravissimo Mattia Lappano, basandosi sui gusti musicali di Fabrizio.

C’è qualche aneddoto interessante o curioso che vorresti condividere riguardo alla produzione del film?

Spesso non è facile trovarsi davanti alle telecamere a raccontare la propria vita, incluse le proprie fragilità. Nel nostro caso avevamo un intero set allestito con tre telecamere e diversi professionisti impegnati nei vari compiti. Qualche giorno prima delle riprese mi ero incontrato con Fabrizio e avevamo parlato a lungo di lui. Conoscendo la sua storia sapevo che non sarebbe stato facile aprirsi davanti alle telecamere. Temevo molto questo momento e mi sono seduto di fronte a lui fissandolo negli occhi per dargli coraggio. Ma appena si sono accesi i riflettori Fabrizio è partito, ha iniziato a raccontare di tutto e l’unico vero problema è stato riuscire a fermarlo, se ci fossimo portati dietro le telecamere a cena avrebbe continuato a raccontarci la sua vita anche in quel momento.

Davide Amante, scrittore e regista del docufilm “Fabrizio Zampetti – Nulla Accade per caso”, è stato invitato sul palco dell’Auditorium del Museo Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano da Roberto Alessi, giornalista e direttore di Novella 2000, presentatore ufficiale della serata assieme a Susanna Messaggio.
Un parterre d’eccezione ha assistito alla proiezione di questo docufilm, incentrato sulla vita di Fabrizio Zampetti, titolare della prima non agenzia italiana, nota per condurre la compravendita di alcune fra le più esclusive residenze milanesi.

Il docufilm Fabrizio Zampetti – Nulla Accade per Caso, scritto e diretto da Davide Amante con voce narrante di Roberto Chevalier, offre uno sguardo intimo sulla vita e sulla filosofia di Fabrizio Zampetti, arricchito dalle testimonianze di clienti d’eccezione.
L’evento si è svolto nell’atmosfera suggestiva dell’Auditorium progettato negli anni ’50 dall’architetto Piero Portaluppi, all’interno del Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci.
Prima della proiezione, una maestosa passerella con Red Carpet all’interno dei Chiostri senza tempo del MUST ha accolto gli oltre 250 ospiti internazionali del jet set, che hanno contribuito a rendere l’atmosfera ancora più glamour e sofisticata.
Ad apertura della Première, Susanna Messaggio e Roberto Alessi hanno dato il via a una serata indimenticabile accogliendo sul palco il protagonista, di fronte a una platea gremita. Il pubblico è stato catturato da questo docufilm della durata di circa 55 minuti, che ha suscitato emozioni profonde: al termine della proiezione lungo e sentito è stato l’applauso tributato.

All’uscita dall’Auditorium, accolti nella cornice storica dei Chiostri, magicamente illuminata, gli ospiti sono stati deliziati con un cocktail accompagnato da sfiziosi finger food e da una risottata finale live con risotto allo zafferano con crema di burrata e basilico opale.
Tra bollicine e note jazz dal vivo, l’evento ha visto la partecipazione di numerosi amici e ospiti illustri, tra cui Alberto e Silvia Gorlini, Alessandro Feroldi e Francesca Calissoni Bulgari, Anna Feroldi, Davide Dendi, Fabrizio Guiducci e Maria Luigia Vinciguerra, Valentina Monti, Alessandro Soprano, Emilio Pestarino e Anna Ros, Francesco Sole, Paola Marella, Gianfranco Mauro, Damiano Tucci, Francesco Lauber, Galatea Bonaiuto, Giorgio Marino e Grazziella Grazioli, Giulia Pusterla e Claudio Colombo, Luca Gracis, Stefano Albanesi, Lucia Toto e Carlo Giordano, Luigi Rossi e Laura Crippa, Maria Romano, Margherita Apostolo, Matteo Delise e Anastasia Kazantseva, Raffaella Rosati e Luca Paola, Riccardo Caiati e Annalisa Lucarelli, Roberto Ricci, Alessandro D’Angelo, Luciano e Francesca Quaggia e Massimiliano Clapis.