Arte

Alex Prager, New York, 19 Gennaio – 4 Marzo, 2023

Inaugurazione con l’artista: giovedì 2 febbraio, 18:00–20:00

Lehmann Maupin presenta Part Two: Run, una mostra di opere dell’artista di Los Angeles Alex Prager, che segna il debutto del nuovo ambizioso film di Prager, Run e presenta una selezione di nuove fotografie e sculture. Rispondendo direttamente a un periodo di ambivalenze e incertezze culturali, la mostra esamina con urgenza la perseveranza umana ed esplora le opportunità di empatia, partecipazione e azione presenti sia nell’arte che nella vita di tutti i giorni.

Attraverso la sua pratica, Prager crea narrazioni ricche, spesso ambigue, che esaminano le mitologie culturali e gli archetipi che modellano l’esistenza collettiva. Mentre dispiega e decostruisce le convenzioni artistiche e narrative, Prager esplora come sia i nostri sensi di sé che il nostro coinvolgimento con gli altri siano spesso mediati da storie e tropi familiari. Occupando un tenue rapporto con il tempo e il luogo, le figure accuratamente coreografate dell’artista rimangono sospese tra il passato e il presente, e Prager indica una volontà collettiva di esistere che non solo trascende le nostre circostanze immediate, ma persiste nonostante esse.

La base per l’ultimo corpus di lavori di Prager è il potente nuovo film dell’artista, Run. Caratterizzato da composizioni musicali di Ellen Reid e Philip Glass e interpretato da Katherine Waterston, il film utilizza archetipi cinematografici e umorismo assurdo mentre esamina la resilienza umana di fronte alla catastrofe. Una giornata altrimenti ordinaria in un ambiente stranamente generico esplode nel caos quando un’enorme sfera a specchio si spinge attraverso una comunità. Qui, il movimento in avanti è contrastato dalla retrospezione. Le figure si scontrano con i propri riflessi sulla superficie della sfera e Prager suggerisce una resa dei conti collettiva e curativa con quelle forze al di fuori del nostro controllo.

La mostra di New York presenta Run in dialogo con fotografie e sculture che complicano e arricchiscono ulteriormente le preoccupazioni fondamentali del film. L’opera fotografica di Prager Sleep (2022) mostra la massa intricata di persone di Run, mentre si sdraiano momentaneamente a terra, dopo ogni collisione con la sfera specchiata in accelerazione. Il sonno decostruisce in modo umoristico le convenzioni del film e Prager svela il potenziale assurdo di sospendere un singolo momento nel tempo. Drammatizzando le ambiguità della scena, l’opera offre una narrazione con una moltitudine di possibili conclusioni. Coinvolgendo direttamente l’immagine centrale del film, la scultura di Prager Ball (2022) mostra una figura iperrealistica di una donna, la cui testa sembra essere schiacciata dalla sfera specchiata. Quando gli spettatori si avvicinano all’oggetto, si confrontano anche con i loro riflessi e anche loro vengono avvolti nelle vivaci narrazioni di Prager. Qui, come in tutta la mostra, Prager invita gli spettatori nelle sue opere visivamente e simbolicamente sature, suggerendo che anche loro hanno parti fondamentali da interpretare.

Part Two: Run segna il culmine di una mostra in più parti, che includeva anche presentazioni distinte a Lehmann Maupin Palm Beach nel novembre 2022 e Lehmann Maupin London nel gennaio 2022.

La mostra è supportata da WePresent, la piattaforma di arti digitali di WeTransfer. Ulteriore supporto è fornito da Arts & Sciences e Calendario Lavazza 2023.