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Nominati i vincitori del concorso Mediolanum – Un Certain Regard 2022

Culturesmag è lieta di annunciare i vincitori del concorso Mediolanum – Un Certain Regard.

I vincitori, proposti e selezionati dai nostri lettori, sono:
Primo classificato – Gianrico Carofiglio con “Rancore” (romanzo più segnalato dai nostri lettori)
Seconda classificata – Anna Di Narda con “Storie ordinarie di donne straordinarie”
Terza classificata parimerito – Valentina Belgrado con “Disforia”
Terza classificata parimerito – Patrizia Marinelli con “Ma che freddo fa”

Ai vincitori i più calorosi complimenti di Culturesmag.

Rancore, di Gianrico Carofiglio
Il nuovo, appassionante giallo di Gianrico Carofiglio è un romanzo folgorante che si concentra sui temi della colpa, del pentimento e della redenzione. C’è un omicidio di mezzo – naturalmente – ma anche un ex Pubblico Ministero che è stato costretto ad appendere le scarpette al chiodo, per un misterioso avvenimento accaduto. Il delitto viene indagato, così come anche le coscienze dei protagonisti. Il cadavere è quello di un professore universitario particolarmente altolocato. L’indagine rivelerà passati occulti, ma dimostrerà anche la possibilità che le cose possono davvero cambiare.
Come morto, davvero, Vittorio Leonardi? Perché Penelope Spada ha dovuto lasciare la magistratura? Un’investigazione su un delitto e nei meandri della coscienza. Un folgorante romanzo sulla colpa e sulla redenzione. Un barone universitario ricco e potente muore all’improvviso; cause naturali, certifica il medico. La figlia per non ci crede e si rivolge a Penelope Spada, ex Pm con un mistero alle spalle e un presente di quieta disperazione. L’indagine, che sulle prime appare senza prospettive, diventa una drammatica resa dei conti con il passato, un appuntamento col destino e con l’inattesa possibilit di cambiarlo. Nelle pieghe di una narrazione tesa fino all’ultima pagina, Gianrico Carofiglio ci consegna un’avventura umana che va ben oltre gli stilemi del genere; e un personaggio epico, dolente, magnifico.

Storie ordinarie di donne straordinarie, di Anna Di Narda
Due donne del 1900 vivono la loro giovinezza in modo parallelo ed opposto. Si tratta di due giovani che diventeranno cognate avendo Ada sposato il fratello di Matilde. Mentre la prima lotta per fuggire ad una vita di miseria e dolore e vede nel matrimonio l’unica via per affrancarsi da una famiglia difficile, la seconda, donna bella ed intelligente, fugge dall’Italia in cerca di uno stile di vita che la esalti e le permetta allo stesso tempo di essere indipendente da tutto e tutti. Ada troverà in Pietro il compagno con cui dividere gli anni di un secolo di guerra, Matilde fuggendo dall’amore della sua vita finirà invece per rimpiangerlo immersa in una vita agiata, ma anonima. Ambientato nella bassa friulana e in Egitto, il libro tocca alcuni momenti salienti della storia del 1900 italiana ed egiziana.

Disforia, di Valentina Belgrado
Lei è una ragazza come le altre, ma non ha le mestruazioni né un accenno di seno. Si chiama Manfredi. Nel tentativo di risalire alle cause della propria disforia di genere, Manfredi, 25 anni, recupera gli anni della sua giovinezza, adolescenza e infanzia osservando a ritroso lo sviluppo del suo involucro sessuale come in una sorta di autoinchiesta sul proprio concepimento biologico, quando, involucro dentro un altro involucro, la nascita sembra imporre a ogni vita un cammino già orientato.

Ma che freddo fa, di Patrizia Marinelli
Negli anni della Dolce Vita, Leda cerca di vivere come può nella Roma dei vicoli di Trastevere. Orfana di padre, cresce con i suoi due fratelli maggiori e con la mamma, indurita dalla vita e dal suo pesante lavoro in un bar alla Stazione Termini, a cui non poteva rinunciare per dar da mangiare alla famiglia. Su questo sfondo si dispiega il disagio di Leda rimasta sola e costretta a confrontarsi con privazioni che non dovrebbero appartenere alla sua età. Arrivata a maturità, divenuta moglie e madre, riesce a “chiudere i conti” con la figura paterna mai veramente conosciuta e a riappacificarsi con quella materna, scoprendo una dura verità. Una storia di riscatto, un percorso di formazione e un romanzo storico che descrive con “colore e calore” le sofferenze e le gioie di una famiglia italiana degli anni Sessanta e Settanta. C’è la poesia e la nostalgia di un tempo passato, che viaggiano sulle note di canzoni indimenticabili, filo rosso del racconto e delle emozioni che lo percorrono.
Ispirato da una storia vera, Luigi Marino (nella storia Luigi Martini, padre di Leda) proveniva da una ricca e istruita famiglia italiana, trapiantata in Egitto da generazioni da dove fu costretto a espatriare per ragioni storico politiche, negli anni Quaranta. Rientrato in Italia, visse senza gloria, senza avere avuto il giusto valore nella scena della vita, accontentandosi di avere dei ruoli marginali nel lavoro, nella sua passione per il cinema (recitò infatti con ruoli secondari in alcuni film accanto a Totò, Alberto Sordi, Audrey Hepburn, George Raft) e purtroppo, nella sua famiglia, legato alla storia delle sue origini e a un passato politico fascista che ne condizionò il suo breve futuro. Ogni riferimento nel romanzo agli altri personaggi, pubblici e non, è puramente casuale e frutto di inventiva nel tentativo di ricostruire la storia nel modo più realistico possibile.

I vincitori di questa edizione saranno presentati prossimamente con un’intervista esclusiva su Culturesmag.