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Architettura: l’italiana Duplomatic MS muove le ali dell’opera d’arte di Santiago Calatrava per Expo Dubai

Si potrebbe definire un capolavoro di ingegneria e in effetti il padiglione centrale degli Emirati Arabi Uniti che accoglierà i visitatori dell’Esposizione Universale di Dubai – a partire dal primo ottobre 2021 – è una vera opera d’arte di design e ingegneria.

Partiamo dall’idea. Gli Emirati Arabi Uniti, paese ospitante dell’Esposizione Universale, hanno affidato la realizzazione del padiglione centrale dell’Esposizione al rinomato studio di architettura di Santiago Calatrava. Questi ha preso ad ispirazione il falco, un uccello rapace ben noto e rispettato negli Emirati Arabi Uniti, che sin dai tempi più antichi praticano la falconeria, pratica venatoria riconosciuta Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Se infatti le prime evidenze relative alla falconeria si collocano in ambiente medio-orientale, questa pratica si è poi sviluppata in diverse parti del mondo ma soprattutto in Europa, diventando di primaria importanza presso le corti sovrane europee, privilegio esclusivo e ricercato della nobiltà. I falconieri della Penisola araba sono oggi fra i più appassionati, tanto che i governi ne incentivano ed sostengono la pratica della falconeria, considerata attività consona alle élite locali e si prodigano nella preservazione dei rapaci autoctoni. 
“La proposta per il padiglione UAE di Calatrava cattura la storia che vogliamo raccontare al mondo della nostra nazione,” ha affermato il Ministro UAE e National Media Council Chairman H.E. Dr Sultan Ahmed Al Jaber. “Il nostro padre fondatore Sua Altezza Sheikh Zayed bin Sultan Al Nahyan utilizzava le spedizioni di falconieri per avviare le relazioni fra tribu diverse e creare una identità nazionale ben distinta che ha poi portato alla nascita degli Emirati Arabi Uniti. Oggi, il disegno del falco simboleggia il modo in cui gli UAE si collegano con le menti del mondo e in quale modo, intesi come comunità globale, possiamo assurgere a nuove altezze attraverso la partnership e la cooperazione internazionale.”

Calatrava ha voluto il padiglione centrale dell’Esposizione a rassomiglianza di un falco, offrendo al mondo un design innovativo e originale ma non privo di notevoli difficoltà di realizzazione. Il padiglione infatti, la cui copertura è a forma di ali di falco, si apre al mattino per accogliere i visitatori proprio che si aprono le ali di un falco per spiccare il volo. La sera, al termine della giornata espositiva, le ali si richiudono su se stesse. A movimentare questa struttura complessa del peso di diverse tonnellate, vi è un sistema idraulico avanzato comandato da un sistema elettronico altrettanto innovativo, realizzato dall’azienda italiana Duplomatic MS.
“Il padiglione disegnato da Santiago Calatrava,” spiega a Expo Magazine Paolo Leuttenegger, General Manager di Duplomatic MS, “è un’opera d’arte e la prima, grande difficoltà è rappresentata dalla traduzione di requisiti estetici ed esperienziali in requisiti tecnici e ingegneristici. Il progetto Expo rappresenta una sfida importante per la crescita del gruppo, sia dal punto di vista tecnico, che dal punto di vista logistico e organizzativo. Lo sviluppo del sistema di movimentazione delle ali del padiglione degli Emirati Arabi Uniti è un unicum in tutto il mondo.”
Il sistema elaborato da Duplomatic MS è costituito da una centrale con potenza installata di circa 1 MW, 2 km e mezzo di tubazioni in pressione che “galleggiano” sulla struttura del tetto, rendendo pertanto l’impianto compatibile con i fenomeni di dilatazione termica legati alle variazioni di temperatura e riducendo al minimo la trasmissione delle vibrazioni, 46 cilindri oleodinamici posizionati sul tetto e responsabili dell’apertura delle 28 ali in materiale composito e circa 2000 punti di controllo che includono valvole di ogni tipo e sensori. Per controllare tutto questo, servono circa 25 km di cablaggi e 17 quadri elettrici. Il risultato: un movimento fluido, armonico, sincronizzato, che non disturba l’estetica dell’opera architettonica.
Guarda il video.

Lo scrittore Davide Amante ha dichiarato a proposito di Expo Dubai: “Ritengo che vada colta la misura di questo importantissimo avvenimento, capace di avvicinare i paesi del mondo e abbattere i confini fra culture. Expo Dubai è certamente l’Esposizione Universale più inclusiva e ‘globale’ nel vero senso della parola, non a caso è la prima nella storia a svolgersi nella Penisola Araba.
1851 Londra, 1855 Parigi e poi saltando avanti negli anni Vienna, Chicago, Milano nel 1906 e ancora poi nel 2015, fino ad oggi. Ogni quattro anni le Esposizioni Universali si sono succedute una dopo l’altra mostrando le grandi imprese tecnologiche, le capacità di progettazione e ingegneristiche, nonché la creatività e le capacità di dialogo e relazionali delle Nazioni.
Le Esposizioni Universali sono sempre state un grande momento per le Nazioni partecipanti, per mostrare al mondo le proprie risorse, affermare la propria forza nello scacchiere geopolitico, intrecciare relazioni internazionali. 
L’Italia porta a Dubai la sua storica capacità diplomatica e di dialogare con i paesi del mondo. Ma soprattutto, l’Italia porta a Dubai l’eccellenza delle sue tecnologie e la capacità tutta italiana di unire creatività e competenza tecnica, che permette di realizzare progetti di qualsiasi dimensione con soluzioni mirate e all’avanguardia. In un certo senso, proprio l’Italia, con la sua lunga storia, apre la strada al futuro, spostando il baricentro dell’industria dal concetto di produzione in scala a quello di produzione mirata, su misura, in una sorta di nuovo umanesimo.”

L’Esposizione Universale di Dubai accoglierà i visitatori a partire dal primo ottobre 2021 fino al 31 marzo 2022.